martedì 8 dicembre 2015

"Creare problemi e poi offrire le soluzioni"...e Marine Le Pen vince.


 
Una delle dieci strategie della manipolazione mediatica di Noam Chomsky recita così.."Creare problemi e poi offrire le soluzioni.
Questo metodo è anche chiamato “problema- reazione- soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che sia il pubblico a richiedere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici".
Ebbene, come volevasi dimostrare, subito dopo gli attentati di Parigi, ecco la vittoria del Fronte National di Marine Le Pen, partito di estrema destra con a capo una leader sionista.
Silvia Franceschini

lunedì 7 dicembre 2015

"Gideon Levy e la guerra degli inganni" di Riccardo Bottazzo

Un israeliano come tanti. Nato e cresciuto in una Tel Aviv in perenne stato d’assedio e bombardato sin dai primi anni di scuola dalla macchina della propaganda. Così si racconta il giornalista Gideon Levy ai ragazzi del liceo artistico Guggenheim di Venezia che ha incontrato nell’aula magna del loro istituto giovedì scorso. Un israeliano come tanti con soltanto una particolarità in più.
Lui, si è fatto delle domande. 


Sin da bambini ci raccontano che le sole vittime siamo noi, che gli arabi vorrebbero buttarci tutti a mare, che il nostro esercito è il più morale del mondo, che è cosa normale accettare la brutalità di quanto accade a pochi metri da noi, che non ci sono alternative a questo stato di cose. Quando ho cominciato a fare il giornalista ed a girare per i territori palestinesi, ho cominciato a chiedermi come tutto ciò fosse possibile. Come può essere il più morale del mondo un esercito che massacra donne e bambini? Come può una società come quella israeliana che, se un terremoto sconquassa Haiti è la prima a portare soccorso, possa convivere con tutto questo orrore? Eppure, se fate queste domande ad un israeliano, vi risponderà offeso che sono loro, le vere vittime“.
Gideon ricorda Golda Meir, una delle fondatrici dello Stato di Israele, che ripeteva “Non perdoneremo mai ai palestinesi di averci costretto ad ammazzare i loro bambini”. Ma c’è qualcosa di sbagliato in tutto questo. E Gideon Levy se lo è chiesto, prima ancora che come ebreo, come vero giornalista.
L’idea che noi siamo il popolo eletto è radicata in Israele non solo tra i religiosi ma anche in chi non è credente e non lo ammetterebbe mai: ‘Noi siamo l’élite dei popoli della terra, noi siamo le più grandi vittime della storia. Dopo l’Olocausto, noi abbiamo il diritto di fare quello che vogliamo, di prenderci tutto quello che ci aggrada’. Nella storia dell’uomo ci sono tante occupazioni ma quella di Israele in Palestina è l’unica in cui gli aggressori si presentano come vittime. ‘Noi non vorremmo occupare ma siamo costretti a farlo! I palestinesi sono dei mostri e ci ucciderebbero tutti se potessero’ ”.
Una spessa coperta di bugie che è dura da sollevare perché è saldamente cucita da tutti i settori della società israeliana, dall’esercito all’istruzione, dal governo ai servizi segreti, dai mass media ai lettori.
Non c’è particolare censura nel mio Paese. Sono i giornalisti che non vogliono raccontare la verità. Preferiscono tranquillizzare i loro lettori raccontando la frottola che tutto va bene. Dissenso? Certo. Ci sono numerosi, eroici, gruppi di ebrei che si battono per i diritti umani, ma sono assolutamente minoritari. Inoltre, nessun giornale dà loro spazio e li bolla anzi come traditori. Io, che ho raccontato la vera occupazione di Gaza, ho dovuto girare con la scorta. E quando ho scritto che trattiamo i palestinesi come animali, mi sono arrivate centinaia di lettere di protesta… ma da parte delle associazioni di tutela degli animali!”
Alle basi di quanto accade, sostiene Levy, c’è il tacito consenso della comunità internazionale che, per comodo o per sensi di colpa non ancora superati, consente ad Israele di fare ciò che non permetterebbe mai ad altre nazioni. Quello che è apartheid in Sudafrica, in Israele è legittima difesa.
Eppure cosa è, se non apartheid, quanto accade da noi? Fino a quando Israele non pagherà a livello internazionale il prezzo della sua arroganza, non ci sarà speranza in Palestina”.
La pace, spiega Gideon, passa lungo la strada della democrazia. Inutile farsi illusioni sulla vecchia proposta “Due popoli, due Stati”.
Ci sono 600mila coloni nei territori occupati. Non vedo nessun politico che voglia o abbia la capacità di sgomberarli. E, d’altra parte, il Governo ha permesso la colonizzazione dei territori proprio per scongiurare la creazione di uno Stato autonomo palestinese. A questo punto, sperare di salire su questo treno già partito, sarebbe solo una perdita di tempo. Dobbiamo capire cosa è Israele oggi e renderci conto che, in realtà, Israele è tre Stati. Il primo, democratico e difensore dei diritti civili, con i suoi cittadini ebrei. Il secondo, quello della discriminazione nei confronti dei suoi cittadini di origine palestinese. Il terzo, quello dell’apartheid, quello che uccide e tortura le donne, gli uomini e i bambini dei territori occupati. Questo triplice sistema deve essere abbattuto con la formula: un solo Stato per tutti, con uguali diritti per tutti. Le colonie? Restino, ma su una base democratica. Ma per arrivare a ciò, la comunità internazionale deve rendersi conto che Israele è uno Stato come gli altri e non gli è permesso discriminare in base alla razza. Proprio come non è stato consentito di farlo al Sudafrica. Inutile sperare che cambi qualcosa all’interno della società israeliana o che il Governo israeliano conceda a tutti gli stessi diritti, se ciò non gli verrà imposto con sanzioni e la perdita di finanziamenti dall’Europa e dagli Stati Uniti. Non vedo altri sistemi capaci di porre fine alle sofferenze del popolo di Palestina”.
Gideon Levy conclude con un messaggio di speranza.
Nella storia, gli avvenimenti accadono spesso inaspettati. Penso al muro di Berlino e alla caduta dell’impero sovietico. Chi se lo sarebbe aspettato, solo qualche mese prima? Proprio come quegli alberi che ammiriamo alti e forti. Poi, improvvisamente un giorno, li vediamo crollare e scopriamo che erano marci dentro. E io non riesco ad immaginarmi nulla di più marcio dell’occupazione israeliana in Palestina”. 

Riccardo Bottazzo

lunedì 30 novembre 2015

Se ci fosse rispetto tra tutte le religioni le guerre non esisterebbero. di Silvia Franceschini

I conflitti religiosi sono sempre esistiti, a partire dalle crociate fino
ai giorni nostri; basti guardare l'Irlanda del Nord tra nazionalisti
cattolici ed unionisti, in Bosnia tra i croati cattolici e i serbi

ortodossi (tant'è che una delle ultime partite di calcio venne sospesa a causa degli scontri violenti tra le due tifoserie), in Ucraina tra cattolici ed ortodossi, in Iran e in Iraq tra sciiti e sunniti, in Kenya tra musulmani e cristiani, nello Sri Lanka tra buddisti e indù, in Palestina tra ebrei ed arabi musulmani...fino all'ISIS (religione inventata). 

C'è chi dice che se non ci fossero le religioni le guerre cesserebbero...io invece affermo che se ci fosse rispetto tra tutte le religioni le guerre non esisterebbero.
Il fatto poi che questi conflitti religiosi vengano sfruttati, utilizzati come pretesto dai poteri forti per i propri scopi economici è una mera conseguenza. 

Silvia Franceschini

venerdì 20 novembre 2015

Intervista a Bashar al Assad sugli attentati di Parigi.



D. Che cosa pensa di quanto è successo a Parigi Venerdì? 
R. Per prima cosa offriamo le nostre condoglianze alle famiglie francesi che ieri hanno perso dei cari. Noi siamo quelli più vicini a questa situazione che possano capire quanto è successo ieri in Francia, perchè stiamo soffrendo per questo tipo di terrorismo da almeno cinque anni.
Quello che è accaduto ieri in Francia non può essere separato da ciò che è successo a Beirut, due giorni fa, perchè questo è il terrorismo. Ecco perchè non dovete considerare il terrorismo diverso a secondo delle zone in cui opera. Non dovete guardare soltanto alla Siria, allo Yemen, alla Libia, alla Francia...attualmente è un'unica arena in tutto il mondo.

D. I servizi di intelligence siriana sanno se gli individui che hanno compiuto questo gesto venivano dalla Siria o erano in contatto con qualche gruppo in Siria?
R. No, non abbiamo nessuna informazione su quanto accaduto, ma qui non si tratta di sapere i nomi, chi è stato e chi no. Avevamo messo in guardia tre anni fa su quello che poteva succedere in Europa ed avevamo detto di non intromettersi nella situazione siriana. Diventerà un terremoto che si sentirà in tutto il mondo e, sfortunatamente, le autorità europee non hanno ascoltato quello che dicevamo. Pensavano fossero delle minacce e non hanno imparato nulla dai fatti dell'inizio dell'anno, da Charlie Hebdo.
Fare dichiarazioni contro il terrorismo non significa nulla, il terrorismo dovete andare a combatterlo, dovete seguire una politica giusta e corretta. 

D. La Siria è pronta a combattere insieme alla Francia contro il terrorismo e ad aiutare l'Intelligence francese se lo dovessero richiedere?
R. Non lo devono chiedere, devono solo essere seri, allora saremo pronti a combattere il terrorismo insieme a loro. Siamo pronti a combattere il terrorismo insieme a chiunque voglia farlo seriamente e il governo francese attualmente non è serio. 

D. Ha un messaggio per il presidente francese Hollande?
R. Che lavori per la sicurezza e gli interessi del suo popolo, e c'è una domanda che ogni francese dovrebbe porsi: La politica francese, negli ultimi cinque anni, ha fatto qualcosa di buono per i francesi? Sembra di no. Allora la prima cosa che gli chiedo è di lavorare per gli interessi dei francesi, e se vuole farlo deve cambiare la sua politica. 

D. Quali sono le condizioni perchè il governo siriano ed il governo francese lavorino insieme, o che i servizi siriani lavorino con quelli francesi?
R. Non si può parlare di cooperazione di intelligence senza una cooperazione politica. Non si può parlare di cooperazione di intelligence per combattere il terrorismo quando allo stesso tempo la vostra politica, la politica del vostro stesso governo, va nella direzione di sostenere il terrorismo. Questo è quello che intendo per "essere seri".  


venerdì 13 novembre 2015

Fiamma Nirenstein: "Israele ha occupato la West Bank LEGALMENTE" di Silvia Franceschini



Questa mattina, mentre sorseggiavo comodamente e serenamente un buon cappuccino, ho acceso involontariamente la tv e sempre involontariamente mi sono sintonizzata su Canale 5! La mia tranquillità è stata immediatamente interrotta dalla visione della faccia in primo piano della sionista Fiamma Nirenstein (designata come prossima ambasciatrice dello stato di Israele in Italia, dal premier Netanyahu), mentre scorrevano le immagini sconvolgenti dell'ISIS e di donne con il burca, accompagnate dalla sua voce al telefono. In risposta alle domande del giornalista Maurizio Belpietro pronunciava queste parole (io le definirei menzogne allo stato puro).."palestinesi terroristi; c'è una specie di israelofobia, che è la nuova forma di antisemitismo che rischia di diventare un fenomeno clamoroso che riporta l'Europa a più di 50 anni fa; Israele viene accusato di tutte le peggiori falsità..qui bisogna cambiare marcia se non vogliamo vedere altri accoltellamenti, se non vogliamo vedere altri omicidi come a Bruxelles o a Tolosa; si accusa Israele di essere un Paese di Aparthide, mentre se solo vai in un ospedale israeliano, malati e medici, ebrei e arabi stanno letto a letto fianco a fianco; si accusa israele di pulizia etnica, mentre il numero dei palestinesi è enormemente aumentato invece che diminuito; la si accusa di volere uccidere i giovani palestinesi soltanto perchè c'è una reazione nei confronti di quelli che con i coltelli si avventano addosso ai civili, ai poveracci che camminano per le strade..."
Ma poi ne ho sentita una davvero clamorosa uscire dalla sua bocca.."la questione delle colonie risale al 1967, quando ci fu una guerra in cui la Giordania insieme ad altri paesi arabi attaccò Israele, e la West Bank che apparteneva alla Giordania fu occupata, legalmente (!) da Israele, perchè vinse questa guerra"!!! Quindi a dire della Nirenstein queste terre colonizzate sarebbero occupate LEGALMENTE. Secondo questa sua perversa teoria. i prodotti provenienti dalla West Bank sarebbero di appartenenza di Israele, perchè Israele ha occupato quelle terre LEGALMENTE.
Questo è il risultato di una caparbia ed assidua campagna denigratoria nei confronti dei palestinesi che Israele, tramite i suoi fantocci sparsi per il mondo come la Nirenstein, ci propina da decenni.
L'accusa di antisemitismo è stata creata da Israele per permettere ai sionisti di commettere le loro nefandezze nei confronti dei palestinesi in assoluto silenzio...carnefici, quindi, ma vittime agli occhi dell'Occidente.


Silvia Franceschini

giovedì 12 novembre 2015

Migranti si, terremotati no. (di Silvia Franceschini)



E anche la città di Trieste ha deciso di offrire 400 euro al mese a tutte quelle famiglie che vorranno ospitare un migrante a casa loro. Nulla da obiettare...la soluzione sarebbe ottimale. Il mio pensiero però è andato subito a tutti quei "commentatori" accalliti moralisti buonisti perbenisti di Facebook che con uno schiocco di tastiera accusano di razzismo, fascismo, salvinismo chi invece cerca semplicemente di destarli da questo piano perverso occidentale...e la domanda che mi sorge spontanea è: questi buonisti accoglieranno mai i poveri migranti, che tanto difendono, in casa loro?! 

Poi il mio pensiero ha continuato a girovagare fino a raggiungere tutte quelle centinaia di migliaia di terremotati di Emilia e de L'Aquila che dopo anni ancora vivono in totale degrado ...sia da parte delle istituzioni che da quei moralisti buonisti perbenisti. Ricordo un' intervista ad una signora, aveva dichiarato che per un anno intero ospitò in casa sua un'intera famiglia di terremotati, gratis! Qualcuno si chiede perchè tanta accortezza (doverosa, per carità) e tanta compassione per i migranti  e niente per i terremotati? 

Silvia Franceschini

martedì 10 novembre 2015

Tzipi Livni e le sue radici terroristiche.


Il ministro degli Esteri israeliano, Tzipi Livni, afferma che il suo governo non avrà rapporti con Hamas, perché sono terroristi. Il padre di Tzipi Livni era Eitan Livni, il capo delle operazioni dell'organizzazione terroristica Irgun Zvai Leumi, che ha organizzato l'attentato esplosivo dell'Hotel King David di Gerusalemme, in cui perirono 91 vittime, di cui quattro ebrei. Israele è stato partorito dal terrorismo ebraico.
Terroristi ebraici impiccarono due sergenti britannici e fecero esplodere i loro cadaveri.
Irgun, insieme con la banda terrorista Stern, nel 1948 massacrò 254 palestinesi nel villaggio di Deir Yassin.

(Gerald Kaufman, deputato laburista. 15 gennaio 2009)




domenica 8 novembre 2015

Gli israeliani non sono semplicemente dei criminali di guerra, sono stupidi. (deputato Kaufman)




Sono stato cresciuto come un ebreo ortodosso e un sionista. Su una mensola in cucina c'era una scatola di latta per il Fondo nazionale ebraico, dentro la quale mettevamo le monete per aiutare i pionieri a costruire una presenza ebraica in Palestina.
Sono andato la prima volta in Israele nel 1961 e vi sono tornato innumerevoli volte. Ho avuto familiari in Israele e ho amici in Israele. Uno di essi ha combattuto nelle guerre del 1956, 1967 e 1973 ed è stato ferito in due di esse. Il distintivo che indosso viene da una decorazione sul campo a lui insignita, che mi ha regalato. Ho conosciuto la maggior parte dei primi ministri di Israele, a partire dal Primo ministro fondatore David Ben-Gurion. Golda Meir era mia amica, così come lo è stato Yigal Allon, vice primo ministro, che, da generale, conquistò il Negev per Israele nella guerra del 1948 per l'indipendenza.

I miei genitori vennero in Gran Bretagna come rifugiati provenienti dalla Polonia. La maggior parte dei loro familiari è stata in seguito uccisa dai nazisti nell'olocausto. Mia nonna era a letto malata, quando i nazisti giunsero alla sua città natale, Staszow. Un soldato tedesco la uccise sparandole nel suo letto. Mia nonna non è morta per fornire la copertura ai soldati israeliani che ammazzano le nonne palestinesi a Gaza.
L'attuale governo israeliano sfrutta spietatamente e cinicamente il continuo senso di colpa tra i gentili per la strage degli ebrei nell'olocausto per giustificare la sua uccisione di palestinesi.

L'implicazione è che la vita degli ebrei sia preziosa, ma la vita dei palestinesi non conti. Su Sky News pochi giorni fa, al portavoce dell'esercito israeliano, il Maggiore Leibovich, è stato chiesto in merito all'uccisione da parte israeliana di, in quel momento, 800 palestinesi (il totale è ora di 1000). Ha risposto all'istante che «500 di questi erano militanti».

Questa era la risposta di un nazista.

Suppongo che gli ebrei che lottavano per la loro vita nel ghetto di Varsavia avrebbero potuto essere denigrati in quanto militanti.

Il ministro degli Esteri israeliano, Tzipi Livni, afferma che il suo governo non avrà rapporti con Hamas, perché sono terroristi. Il padre di Tzipi Livni era Eitan Livni, il capo delle operazioni dell'organizzazione terroristica Irgun Zvai Leumi, che ha organizzato l'attentato esplosivo dell'Hotel King David di Gerusalemme, in cui perirono 91 vittime, di cui quattro ebrei. Israele è stato partorito dal terrorismo ebraico.
Terroristi ebraici impiccarono due sergenti britannici e fecero esplodere i loro cadaveri.
Irgun, insieme con la banda terrorista Stern, nel 1948 massacrò 254 palestinesi nel villaggio di Deir Yassin.
Oggi, gli attuali governanti israeliani indicano che sarebbero disposti, in circostanze per loro accettabili, a negoziare con il presidente palestinese Abbas, di al-Fatah. È troppo tardi per farlo. Essi avrebbero potuto negoziare con il precedente leader di al-Fatah, Yasser Arafat, che era un mio amico. Invece, lo assediarono in un bunker a Ramallah, dove lo visitai. A causa dei fallimenti di al-Fatah, a partire dalla morte di Arafat, Hamas ha vinto le elezioni palestinesi nel 2006. Hamas è una organizzazione sgradevolissima, ma è stata democraticamente eletta, ed è quel che passa il convento.
Il boicottaggio di Hamas, anche da parte del nostro governo, è stato un errore colpevole, dal quale sono derivate terribili conseguenze. Il grande ministro degli Esteri israeliano Abba Eban, con il quale ho fatto campagna per la pace da molte tribune, ha dichiarato: «Fate la pace se parlate con i vostri nemici.» Per quanti palestinesi gli israeliani possano uccidere a Gaza, non possono risolvere questo problema esistenziale con mezzi militari.
Quando e qualora i combattimenti finissero, ci sarebbero ancora un milione e mezzo di palestinesi a Gaza e altri due milioni e mezzo in Cisgiordania. Essi sono trattati alla stregua di immondizia da parte degli israeliani, con centinaia di blocchi stradali e con gli orrendi abitatori degli insediamenti ebraici illegali che li molestano.

Verrà il momento, non molto lontano da ora, in cui supereranno la popolazione ebraica in Israele. È giunto il momento per il nostro governo di render chiaro al governo israeliano che la sua condotta e la sua politica sono inaccettabili, e di imporre un divieto totale di esportare armi a Israele.
È l'ora della pace, ma la pace vera, non la soluzione attraverso il soggiogamento che è il vero obiettivo degli israeliani, ma che è impossibile per loro da raggiungere.

Essi non sono semplicemente dei criminali di guerra, essi sono stupidi.



Gerald Kaufman, deputato laburista. 15 gennaio 2009.



giovedì 29 ottobre 2015

L'Italia..colonia israelo-americana.




Inaugurata al padiglione di Israele alla EXPO la prima forma di parmigiano Reggiano con certificazione Kocher. Insomma...le carni rosse sono state boicottate, il parmigiano viene marchiato con la stella di David...si festeggia Halloween...a breve ci metteremo a mangiare il tacchino il 4 di luglio... dopodichè saremo a tutti gli effetti una bella colonia israelo-americana.
"Ahi serva Italia.."



Silvia Franceschini

mercoledì 28 ottobre 2015

"Se la rissa è inevitabile, colpisci per primo" (Vladimir Putin)




"Già 50 anni fa, le strade di Leningrado mi avevano insegnato una regola: 'Se la rissa è inevitabile, colpisci per primo'. E la minaccia di attentati terroristici in Russia a causa delle nostre azioni in Siria, vi assicuro, non è né aumentata né diminuita. C'era e c'è ancora, purtroppo. Ecco, noi non avevamo intrapreso alcuna azione in Siria, e quindi che cosa ha portato i terroristi a fare l'attentato a Volgograd, alla stazione ferroviaria? Niente. Semplicemente, questi hanno una mentalità, un rapporto con la vita delle persone di tipo misantropico. E' una lotta contro la Russia a priori. Per questo per noi è meglio combatterli là, come ho già detto, che aspettare che arrivino qua. 

(Vladimir Putin, 22 ottobre 2015, Forum Valdai)



Fonte: https://www.facebook.com/VladimirPutinItalianFanClub1/videos/vb.678177775627924/804265639685803/?type=2&theater

sabato 24 ottobre 2015

"Dobbiamo uscire dalla logica che ci accusa di essere antisemiti" di Moni Ovadia




"Dobbiamo uscire dalla logica che accusa di essere antisemita chiunque voglia porre problemi sulla questione palestinese. Dobbiamo in modo perentorio e fermo rifiutare le accuse di antisemitismo, che sono solo uno strumento di aggressione per impedire la libertà del discorso. Dobbiamo denunciare questa censura.
Grazie ad Ilan Pappé ho avuto un ribattesimo..ero stato battezzato come 'ebreo antisemita', ho scoperto di essere solo un 'ebreo anticolonialista'."


 

 




Moni Ovadia, Convegno "Europa e Medio Oriente: dialoghi con Ilan Pappé" - Roma, 16 febbraio 2015

domenica 18 ottobre 2015

La Terza Intifada..l'unica rivolta popolare senza armi.




Terza Intifada.. Un centinaio di morti palestinesi e migliaia di feriti nel giro di pochissimi giorni. Israeliani che fotoshoppano le immagini della rivolta facendo apparire, come d'incanto, coltelli immaginari in mano ai palestinesi. Ragazzini palestinesi che utilizzano le fionde per lanciare pietre contro soldati israeliani armati, descritti come dei veri e propri terroristi! Hamas, che dovrebbe fungere da Resistenza, non arma il suo popolo..ed un governo che non arma il suo popolo è un governo corrotto fino al midollo, complice del nemico invasore.

Silvia Franceschini

venerdì 16 ottobre 2015

Come fabbricare...profughi!

ELENCO DEI PAESI DESTABILIZZATI DAI QUALI  FUGGONO PERSONE DISPERATE, SPESSO PER MORIRE FRA LE SABBIE DEL SAHARA O LE ONDE DEL MEDITERRANEO

Naufragare a Lampedusa, storia già scritta

SIRIA: 1916 – in corso d’opera
96 anni di massacri che si sono succeduti senza che alcun ente abbia posto termine. Gli interessi giacciono nel controllo di quella parte del medioriente che in base all’accordo Sykes-Picot dovrebbero andare ai francesi ed inglesi, ma il costituito governo fantoccio, uscito dalla disfatta dell’Impero Turco, avrebbe promesso alle due nazioni di coltivare i loro interessi in quella terra. Gli interessi di quegli anni vengono successivamente adattati alle conseguenti alleanze con il Regno Saudita dell’Inghilterra e degli Usa e di tutte quelle nazioni uscite vincitrici dalla seconda guerra mondiale. L’Italia invece perdente accetta di essere il supporto logistico e spionistico delle superpotenze. Effetti: migrazioni massiccie in Turchia, Giordania, Iraq ed Italia.

LIBIA: 17 Febbraio 2011
Inizia la Guerra di Libia e a Bengasi prendono parte alle manifestazioni gli anti-Gheddafi libici e di li a poco le potenze di Francia, Inghilterra, Usa e Italia portano il democratico aiuto al popolo martoriato dalla dittatura sanguinaria e repressiva del Colonello Gheddafi e di tutto il gruppo di comando da lui instaurato. Nell’ottobre del 2011 viene giustiziato democraticamente il colonello Gheddafi permettendo l’instaurazione della democrazia e della libertà per tutto il popolo libico. Attori: Usa, Israele, Francia, Inghilterra, Italia, Germania, Svezia, Olanda.Effetti: libertà delle bande armate di assaltare, massacrare, stuprare, assassinare ogni persona che non sia inquadrata o che abbia il colore della pelle diverso, emigrazione di popolazioni.

TUNISIA: 2010 – 2011
Prende avvio la rivoluzione dei gelsomini (i nomi esotici, romantici per giustificare qualsiasi efferatezza) per disarcionare Zine El-Abidine Ben Ali, despota padrone assoluto, sanguinario.Attori: Usa, Israele, Francia, Inghilterra, Italia.Effetti: centnaia di morti in loco, emigrazioni dalle coste tunisine verso quelle italiane.

SOMALIA: 21 Gennaio 1991 – in corso d’opera
Inizia la guerra di Somalia contro il governo repressivo di Siad Barre e con l’aiuto dell’ONU, degli Usa e dell’Italia si poterà alla stabilizzazione della regione. Le stesse aziende americane (Conoco, Amoco, Chevron e Phiips) saranno il perno principale per la democratizzazione della Somalia. Nel 2007 gli Usa, gli esportatori della democrazia, compiono l’azione meritoria di pregio e onore per invadere una parte del paese ancora riluttante al processo iniziato.Attori: Usa, Israele, Italia, Francia, InghilterraEffetti: migrazioni, carestie, devastazioni sociale, massacri senza fine, omicidi, squartamenti.

ETIOPIA ERITREA: 6 Maggio 1988 – in corso d’opera
Scoppia la guerra tra Etiopia ed Eritrea, decine di migliaia di morti tra le due parti e migliai di rifugiati che scappano da ambo le parti. La comunità internazionale assiste indifferente alla tagedia aggravata anche dalla siccità che ne aumenterà le vittime. Attori: Usa, Israele, Francia, Inghilterra, Cina, Russia Effetti: migrazioni, carestie, devastazioni sociali, massacri senza fine, omicidi, squartamenti.

YEMEN: 27 Gennaio 2011 – in corso d’opera
Scoppia la guerra nello Yemen tuttora in corso che vede affiliati di Al-Qaeda appoggiati dagli Usa, Gran Bretagna Israele contro le fazioni filo iraniane del Nord. Il motivo è sempre lo stesso: la democrazia!

NIGER: 1922 – in corso d’opera
Inizia la lunga guerra del Niger per il controllo delle risorse petrolifere e minerarie di questo paese che vede gli attori principali della destabilizzazione Usa, Francia, Olanda, Inghilterra, Russia, Cina ed Israele. Il motivo ufficiale è sempre lo stesso: manca la democrazia ed è necessario, per il benessere delle popolazioni instaurarla, volenti o no! Milioni di profughi si spostano da una parte all’altra del continente africano migrando lì dove la situazione sociale appare “più stabile”, percorrendo anche migliaia di chilometri fino alle sponde del Mediterraneo. La guerra è tuttora in corso.

CIAD: 1986 – in corso d’opera
Guerra del Ciad. Vede impegnati l’allora colonello Gheddafi a sostegno del Governo Transitorio di Unità Nazionale che si opponeva alla riunificazione dello stato. Guerra terminata, ma riaperta con la Guerra di Libia (vedi sopra).

MALI: 1962 – in corso d’opera
Una guerra senza fine per il controllo delle risorse di questa parte del deserto del Sahara.Gli attori principali: Usa, Francia, Inghilterra, Israele, Italia.Motivo: instaurare la democrazia al fine di sfruttare le risorse e la posizione geostrategica della regione.Effetti: migrazioni, carestie, massacri perpetrati dalle fazioni in causa.

MAURITANIA: 1989 – in corso d’opera
Altra scenario di guerra per il controllo delle risorse petrolifere e minerarie.Attori: Francia, Usa, Inghilterra, Cina, Russia e Italia che offre supporto logistico.Effetti: migrazioni, massacri perpetrati dalle truppe islamiste sostenute dai paesi occidentali

SUDAN: 2003 – in corso d’opera
Scenario di guerra e terrorismo finalizzato sempre per lo stesso scopo: petrolio, controllo geostrategico.Attori: Usa, Israele, Inghilterra, Italia, Francia, Iran, Turchia.Effetti: migrazioni, massacri carestie
L’elenco potrebbe continuare con molti altri paesi africani, del medioriente e dell’oriente e la spinta che anima quelle persone ad abbandonare i loro paesi natali è sempre la stessa: carestie, sovrappopolazione, guerre, rivolte sociali, criminalità diffusa e permessa dai governi locali.

dal Blog 4realinf’s - articolo scritto nel 2013

venerdì 9 ottobre 2015

Situazione attuale in Medioriente (con sottotitoli per gli anti Assad) di Silvia Franceschini



Assad ha chiesto aiuto a Putin per attaccare l'ISIS (creatura USrAele).
Putin ha risposto positivamente alla richiesta di aiuto di Assad, attaccando l'ISIS e, visto che ci si trova, ne approfitta per sganciare qualche bombetta sulla testa dei mercenari e jihadisti islamici, detti ratti, che hanno portato distruzione e terrore in Siria, (facendo credere a tutto il mondo che sia stato il popolo siriano ad insorgere contro il presidente Assad, da loro stessi votato!)
La Cina si è offerta volontaria come sostegno alla Russia.
Renzi, per sentirsi importante e potente, e per scodinzolare ai piedi di Obama, attacca l'Iraq, ma resta ben lontano dalla Siria..sa' com'è, lì c'è Putin!
La Francia e Israele inviano raid in Siria contro Assad...a breve seguiranno quelli dell'Inghilterra. (Hanno finanziato ed armato i "ribelli" siriani)
Obama prova ad inviare cacciabombardieri in Siria, perchè, a suo dire, Putin starebbe bombardando i "civili siriani" (che in realtà sarebbero i suoi mercenari), ma Putin rispedisce gli aerei al mittente.
Quale sarà il finale? Di sicuro non lo stesso della Libia.


Silvia Franceschini

lunedì 28 settembre 2015

Martin Luther King.."Have you got a dream"?! Non per la Palestina!


Estratto da “Letter to an Anti-Zionist Friend”, di Martin Luther King [1]  

“(…) Tu dichiari, amico mio, che tu non odi affatto gli Ebrei, che tu sei solamente anti-sionista. Per questo dico che la verità risiede sulla cima della montagna, e che i suoi echi risuonano nelle verdi vallate della terra di Dio. Quando le persone criticano il sionismo, esse pensano agli Ebrei, e questa è  la verità di Dio.
L’antisemitismo, l’odio nei confronti del popolo ebraico, è stata e rimane una macchia sull’anima dell’umanità. Siamo pienamente convinti su  questo punto. E, di conseguenza, sappiamo anche questo: anti-sionismo significa intrinsecamente anti-semitismo e sarà sempre così.
Perché? Per il semplice motivo che il sionismo è niente meno che il sogno e l’ideale del popolo ebraico di tornare a vivere in pace nella propria terra. Il Popolo ebraico, ce lo dicono le Scritture, un tempo ha potuto vivere unito in Terra Santa. Gli ebrei sono stati espulsi dai tiranni romani, quegli stessi Romani che hanno crudelmente ucciso Nostro Signore. Condizionati dal pensiero della loro patria, ossessionati dal ricordo della loro nazione in cenere, il popolo ebraico è stato costretto a vagare in tutto il mondo. Ancora una volta, un’ennesima volta, il popolo ebraico è caduto nelle mani di un tiranno che lo ha sottomesso.
Il Popolo Nero conosce, amico mio,  che cosa significhi soffrire i tormenti della tirannia sotto un giogo a lui imposto. I nostri fratelli in Africa hanno pregato, invocato, chiesto, preteso il riconoscimento e la realizzazione del proprio diritto naturale a vivere in pace per diritto naturale nel proprio paese. Per chi anela a conquistare questo diritto inalienabile di tutta l’umanità, dovrebbe essere facile comprendere e sostenere il diritto del popolo ebraico a vivere sulla terra dell’antica Israele. Tutti gli uomini di buona volontà, dovrebbero esultare al compimento della promessa fatta da Dio per il suo popolo, che possa vivere nella gioia sulla sua terra “ricostruita” da loro e prima rubata.

Questo è il sionismo, niente di più, niente di meno.

Se ritieni che il Popolo ebraico meriti di avere uno Stato indipendente, allora sei un sionista. E’ così facile.
Sionismo non è una parolaccia. Si tratta di un credo che rafforza il diritto legittimo del popolo ebraico al’auto-determinazione.
Non devi essere un Ebreo per essere un sionista., allo stesso modo non è necessario essere una donna per essere una femminista, o una persona di colore per credere nella parità di diritti dei Neri.
Essere un sionista non significa ritenere che Israele sia perfetto o non faccia errori. E’ possibile sostenere l’aspirazione nazionale palestinese, e ancora essere un sionista. Come sionista è possibile essere in disaccordo con le politiche d’Israele, criticare apertamente il suo governo. E’ possibile intervenire per sollecitare i governanti israeliani a modificare il loro operato, fino a rimostrare nei loro confronti.
Ma non si può togliere il diritto ad Israele di esistere come Stato sovrano
per il popolo ebraico.

E che cos’è l’anti-sionismo?

E’ la negazione al popolo ebraico di un diritto fondamentale, che noi reclamiamo giustamente per la gente d’Africa e che deve essere giustamente accordato a tutte le nazioni della terra. Questa è una discriminazione contro gli Ebrei, amico mio, solo perché sono ebrei. In una parola è anti-semitismo. L’antisemita coglie ogni occasione per esprimere il suo odio criminale nei confronti degli ebrei. Il tempo ha reso impopolare in Occidente proclamare apertamente il suo odio nei confronti degli ebrei. Stando così le cose, l’anti-semita deve inventare ogni volta nuove forme e nuovi preconcetti per il suo veleno.  Come dovrebbe gioire per questa nuova mascherata! Egli non odia gli ebrei, è soltanto anti-sionista. Amico mio, io non t’accuso deliberatamente di antisemitismo. So che è nel giusto chi sente come me un profondo amore per la verità e la giustizia, una repulsione per il razzismo, i pregiudizi, le discriminazioni. Ma io so che tu hai sbagliato, analogamente agli altri Stati che ritengono si possa essere anti-sionista, pur rimanendo fedeli ai principi che condividiamo sinceramente di cuore entrambi, tu ed io.
Anelo nel profondo del cuore e dell’anima che comprendiate questo. Quando le persone criticano il sionismo, si sbagliano: pensano agli Ebrei.

Martin Luther King 

[ 1 ] Saturday Review – XLVII (août 1967), p. 76 Rééd. Ristampa. p. 76.
In MLKing Jr,: “This I Believe: Selezioni da Scritti del Dr. Martin Luther King Jr” – (NY:1971), pp. 234-235.
Tratto da L.D.J (05/2005)




venerdì 25 settembre 2015

E' questa la vera rivoluzione popolare siriana contro Assad? di Waraqa Bn




http://video.repubblica.it/mondo/siria-le-lacrime-del-ragazzo-kamikaze-terrorizzato-dalla-sua-missione/212573/211747?ref=HREC1-6


Guardate bene. Questa è la rivoluzione popolare siriana contro la dittatura di Bashar Al-Assad. Questa è la gloriosa rivoluzione "moderata" (non l'ISIS), quella dell'opposizione che si batte per una Siria libera dalla dittatura e dal terrore, quella appoggiata da tutti i nostri migliori pensatori e intellettuali progressisti e illuminati di sinistra.
Bestie dell'Uzbekistan mettono un loro giovane uzbeko, di sì e no 20 anni, su un carroarmato-bomba ripieno di esplosivo, per sfondare le linee di difesa della città "apostata" di Al-Fu'a, rea di essere abitata da Zoroastriani Eretici Persiani, come dicono loro, ovvero da semplici Siriani Sciiti. E solo per quello, non perchè fedeli al regime o altro. Sacrificano un loro giovane uzbeko, con la promessa di 40 vergini del paradiso, facendolo saltare con tutto il carroarmato, per avere una opportunità di sterminare 20mila abitanti siriani sciiti, razziare, stuprare e schiavizzarne le mogli, le figlie e le madri, e liberare la Siria dall'"impurità" di questa razza di Persiani Zoroastriani Safavidi che occupa la loro Siria sunnita.
TUTTI i sostenitori "moderati" della rivoluzione siriana approvano la guerra di sterminio etnico promossa da Jaysh Al-Fath, rappresentato da queste bestie uzbeke insieme a decine di migliaia di altre bestie simili di decine di altre nazionalità, contro i villagi di Al-Fu'a e Kafraya, assediati da 2 anni e mezzo. 40 mila uomini, donne e bambini rischiano lo sterminio, la schiavitù e lo stupro rituale perpetuo di gruppo, per la "libertà" e "democrazia" della Siria. No, non è umano. E' bestiale. Qualunque sostenitore dell'"opposizione" siriana abbia un minimo, un briciolo di senso dell'umanità, di cosa voglia dire essere umano, non può continuare a sostenere tali bestialità. Chiunque mi viene ancora a dire "a morte Bashar", "viva la rivoluzione", mi dovrà rendere conto della vita sprecata di quel ragazzo, e poi potrò, forse, anche ascoltarlo. 




Waraqa Bn (Facebook)

martedì 22 settembre 2015

La migrazione attuale ha una regia..il Piano Kalergi. di Silvia Franceschini

 


La migrazione attuale ha una sua regia..si chiama Piano Kalergi, che, attraverso il movimento "Paneuropa", è stato appoggiato da Churchill e dalla loggia massonica B'nai B'rith. 

Kalergi dichiarava "«L’uomo del futuro sarà di sangue misto. La razza futura eurasiatica-negroide, estremamente simile agli antichi egiziani, sostituirà la molteplicità dei popoli, con una molteplicità di personalità"..in modo tale che l'Europa sia dominata dall'elite. 

E' stato anche istituito un Premio Kalergi consegnato, non a caso, alla Merkel, che, sempre non a caso, sta pressando il governo italiano per attivare immediatamente centri di registrazione per le migliaia di migranti che riescono a raggiungere le nostre coste. 

In base a questo piano, entro il 2025 l'Europa dovrà essere "invasa" da 159 milioni di migranti..numero e piano, quindi, ben calcolati da decenni!

Silvia Franceschini

sabato 19 settembre 2015

Razzi? Si, ma dall'ISIS - di Silvia Franceschini

 

E di nuovo piovono razzi da Israele sulla striscia di Gaza. Ovviamente in risposta, a dire degli israeliani, ai petardi lanciati dalle milizie di Hamas. Almeno questa è la versione che Israele ci propina da decenni. La realtà, come sappiamo è ben diversa..a Gaza, da un paio d'anni a questa parte (ossia da quando ha avuto inizio la crociata contro musulmani e cristiani nel Medioriente) sono presenti circa duecento uomini-bestia dell'ISIS. Questi "soldati" però, a differenza dei tagliagole in Iraq ed in Siria, sono molto più moderati e civilizzati. Il motivo? La loro mansione per la quale sono stati "assunti", con spese di trasferta comprese, è lanciare razzi nei campi vuoti a sud di Israele, in modo tale che Israele possa arrogarsi il diritto di difendersi, sganciando bombe mirate verso i campi di addestramento di Hamas. 
Ed il gioco è fatto.

Silvia Franceschini

domenica 13 settembre 2015

"Immigrati: nuovi schiavi che non sanno di esserlo" di Diego Fusaro

  E adesso tutti fanno l'elogio della svolta umanitaria dell'Unione Europea, ma dietro alle logiche che stanno di fronte ai poteri forti degli Stati economicamente dominanti, in primis la Germania, di umanitario non vi è proprio nulla. Anzi, diciamolo pure apertamente..l'Unione Europea ha bisogno degli immigrati, ha bisogno di nuovi schiavi da sfruttare illimitatamente; neccesita di quello che Marx ne il Capitale chiamava "l'esercito industriale di riserva", vale a dire un'infinita quantità di manodopera a basso costo senza diritti, senza coscienza di classe, senza rivendicazioni oppositive..disposta a fare tutto sotto prezzo, e quindi, disposta ad abbattere il costo della forza lavoro, costringendo anche i lavoratori italiani, francesi e spagnoli, a fare per 5 euro all'ora ciò che prima facevano per 10 euro all'ora. Un tempo, con il colonialismo, andavamo vigliaccamente in Africa a prendere gli schiavi; li rubavamo al territorio e li portavamo in Europa. Oggi invece, complici le retoriche del pensiero buonista, del pensiero unico, facciamo finta che siano loro a voler venire da noi a lavorare, coi barconi! Tutto questo sarebbe evidente se non vi fosse il pensiero unico, il politicamente corretto, la manipolazione organizzata ad orchestrare millimetricamente i nostri pensieri e le rappresentazioni massmediatiche. Perchè, in fondo, la logica è sempre quella: davanti abbiamo la retorica buonistica che dice a parole di voler accogliere, integrare..che fa l'elogio lacrimevole (guarda caso mai rivoluzionario) dei migranti, e dietro abbiamo, invece, sempre il volto demoniaco del potere, che, come un vampiro ha bisogno di nuovo sangue, ha bisogno di sfruttare i corpi umani. Ancora, potremmo dire che l'immigrazione è voluta dalla destra del denaro che ha bisogno di nuovi schiavi, sempre, ed è difesa ideologicamente dalla cosiddetta "sinistra umanitaria" che fa l'elogio lacrimevole dei migranti e che ha fatto sua l'ideologia della globalizzazione; ma la globalizzazione è l'ideologia dei dominanti che stanno vincendo la lotta di classe dopo il 1989. La globalizzazione pone il conflitto di classe su scala planetaria; pone in concorrenza, in competitività globale i lavoratori italiani, francesi e tedeschi con i lavoratori senza diritti in Cina, con i lavoratori bombardati in Africa, e quindi segna la vittoria dei dominanti nella lotta di classe. Del resto il pensiero unico dominante vive di ideologia mondialistica, vive di globalizzazione; addirittura, ha creato ad hoc, a propria immagine e somiglianza, il profilo antropologico dell'uomo migrante, dell'uomo che deve darsi per mare per fare fortuna. Pensate alla logica illogica con cui i nostri giovani laureati a Torino, a Bologna e a Roma vengono invitati a darsi per mare a fare fortuna, vengono costretti a migrare all'estero a fare i lavapiatti a Sidney, piuttosto che le cassiere a New York. Questo è il bello della globalizzazione, questo è il punto di cui occorre prendere le mosse ideologicamente per capire che il nemico non sono i migranti, il nemico non è chi ha fame, ma chi affama i popoli; il nemico non sono i disperati, ma chi getta nella disperazione i popoli; il nemico è chi bombarda i popoli e poi finge di volerli accogliere con falsa umanità. Il nemico è il capitale finanziario, il capitale che ci costringe ad essere senza identità e senza libertà..nuovi schiavi che non sanno di esserlo. Questo è il paradosso.  

Diego Fusaro 

http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/09/11/cercasi-schiavi-immigrati-da-sfruttare-chiedere-di-angela/ 

venerdì 11 settembre 2015

Il Fascismo e il Comunismo non esistono più..andiamo avanti. di Silvia Franceschini

Qui c'è gente che ancora si definisce fascista (forse qualcuno dovrebbe dirgli che il fascismo è finito da un pezzo) che mi toglie dai contatti non appena si accorge che non sono una "camerata". Ci sono altri individui che mi tolgono dai contatti perché si accorgono che simpatizzo per il M5S (movimento considerato ormai fascista grazie alla disinformazione mediatica). Allora, qui lo scrivo e lo sottoscrivo..non sono fascista, non sono comunista, non sono di destra, non sono di sinistra (e qui sempre qualcuno dovrebbe spiegare che anche la destra e la sinistra non esistono più da un pezzo), sono semplicemente io, un essere umano con un cervello che pensa, che esprime le proprie opinioni e che cerca di rispettare quelle altrui.
Il Fascismo, il Comunismo, la Destra e la Sinistra non esistono più..sono rimasti soltanto gli ideali e sono quelli che caratterizzano il nostro pensiero e la nostra persona. Come dico spesso, se non si hanno degli ideali non si hanno ragioni per cui valga la pena vivere. Il nemico da sconfiggere non è più Mussolini o Hitler, non è Stalin né Lenin..il nemico da combattere in questo periodo storico è il Capitalismo, la triade USA-NATO-Israele, il Sistema bancario..questa è la realtà in cui stiamo vivendo e dalla quale siamo minacciati, questa è la realtà che dobbiamo affrontare. Andiamo avanti..

Silvia Franceschini

lunedì 24 agosto 2015

"Il falso buonismo e il vero multiculturalismo" di Gianluca Cagnani


Quello che troppi, stoltamente e passivamente accettano come 'multiculturalismo' è in realtà la forza motrice dei perfidi globalisti.
Creando guerre negli stati più arretrati, i globalisti sono la prima causa delle migrazioni di massa. Ma non l'unica.
Dobbiamo avere il coraggio di riconoscere che la 'civiltà' della coca-cola, delle auto supertecnologiche, di internet, del consumismo becero attira i migranti come il miele gli orsi.

Quando anche gli ultimi baluardi di civiltà occidentale, ma anche orientale, saranno denigrati, calpestati e infine rimossi, si comincerà a capire.
L'agenda NWO sarà completata.
L'orrendo appiattimento verso il più profondo degli inferni non sarà mai equivalente di 'società aperta e avanzata'.
Scordatevi Raffaello, Dante, Petrarca, Tintoretto, Caravaggio, Tiziano, Monteverdi, Frescobaldi, Guillaume de Machaut, Bach, Vivaldi, Purcell, Albrecht Dürer, Tallis, De Lalande, Mozart, Platone, Aristotele, Quintiliano, Tacito, Cicerone, Anacreonte.
Dimenticate Giotto, Cimabue, Marcello, Albinoni, Poussin, Teniers, Plantard, Buxtehude, Tunder, Brahms, Montaigne, Villon, Goethe, Metastasio e milioni di immense ed immortali grandezze.
L'unica preoccupazione dovrà essere quella di CAMPARE.

''...Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza''
Un tale, non ricordo chi.
Condividi il NO AL BUONISMO, e il NO ALLE BALLE MULTICULTURALI dei banchieri perversi.


Gianluca Cagnani

domenica 16 agosto 2015

SIONISMO: PURCHE' NON SE NE PARLI - di Diego Siragusa

I grandi mezzi di comunicazione si rifiutano di recensire il primo volume della trilogia di Alan Hart: “SIONISMO: IL VERO NEMICO DEGLI EBREI”, me lo ha comunicato l’ufficio stampa dell’editore Zambon. 

Si tratta di un’opera che ho tradotto e introdotto per i lettori italiani. Un atto d’accusa documentatissimo sui metodi adottati dai sionisti per spartire la Palestina all’Onu ricorrendo a minacce e pressioni. Un capitolo e’ dedicato al suicidio “incredibile” del Segretario alla Difesa americano James Forrestal, l’unico dei ministri vicini al presidente Truman che si era fermamente opposto alla spartizione della Palestina e alla costituzione dello stato alieno di Israele. Quest’opera integra il mio precedente lavoro che riguardava IL TERRORISMO IMPUNITO con testimonianze e documenti di prim’ordine. 

Alan Hart era amico intimo di Golda Meir e Yasser Arafat. Conoscitore come pochi del Medioriente , ha scritto un’opera monumentale che tutti dovrebbero leggere e sulla quale , in una societa’ veramente libera, si dovrebbe fare un’aperta discussione. Così non e’. Qualche giorno fa, una mia amica giornalista che lavora per un grande giornale, ha voluto scrivere un articolo su questa censura subdola che colpisce il libro. Ebbene, i responsabili di redazione le hanno respinto l’articolo. 

Ormai e’ evidente che raccontare la verita’ sul sionismo, sugli ebrei e sul governo criminale di Israele e’ proibito in quasi tutti i paesi occidentali. Questo e’ il sionismo e il suo progetto di dominio del mondo. Il filosofo Gianni Vattimo mi ha confidato che, da quando e’ un attivo sostenitore della causa palestinese, i giornali, in particolare LA STAMPA di Torino, non pubblicano piu’ i suoi articoli. Quindi, che fare? L’unica via consiste nell’uso capillare della rete e dei siti web per un’azione sistematica di controinformazione . Ormai radio, TV e grandi giornali sono controllati dai sionisti e dai loro obbedienti maggiordomi. 

Diego Siragusa