lunedì 30 novembre 2015

Se ci fosse rispetto tra tutte le religioni le guerre non esisterebbero. di Silvia Franceschini

I conflitti religiosi sono sempre esistiti, a partire dalle crociate fino
ai giorni nostri; basti guardare l'Irlanda del Nord tra nazionalisti
cattolici ed unionisti, in Bosnia tra i croati cattolici e i serbi

ortodossi (tant'è che una delle ultime partite di calcio venne sospesa a causa degli scontri violenti tra le due tifoserie), in Ucraina tra cattolici ed ortodossi, in Iran e in Iraq tra sciiti e sunniti, in Kenya tra musulmani e cristiani, nello Sri Lanka tra buddisti e indù, in Palestina tra ebrei ed arabi musulmani...fino all'ISIS (religione inventata). 

C'è chi dice che se non ci fossero le religioni le guerre cesserebbero...io invece affermo che se ci fosse rispetto tra tutte le religioni le guerre non esisterebbero.
Il fatto poi che questi conflitti religiosi vengano sfruttati, utilizzati come pretesto dai poteri forti per i propri scopi economici è una mera conseguenza. 

Silvia Franceschini

venerdì 20 novembre 2015

Intervista a Bashar al Assad sugli attentati di Parigi.



D. Che cosa pensa di quanto è successo a Parigi Venerdì? 
R. Per prima cosa offriamo le nostre condoglianze alle famiglie francesi che ieri hanno perso dei cari. Noi siamo quelli più vicini a questa situazione che possano capire quanto è successo ieri in Francia, perchè stiamo soffrendo per questo tipo di terrorismo da almeno cinque anni.
Quello che è accaduto ieri in Francia non può essere separato da ciò che è successo a Beirut, due giorni fa, perchè questo è il terrorismo. Ecco perchè non dovete considerare il terrorismo diverso a secondo delle zone in cui opera. Non dovete guardare soltanto alla Siria, allo Yemen, alla Libia, alla Francia...attualmente è un'unica arena in tutto il mondo.

D. I servizi di intelligence siriana sanno se gli individui che hanno compiuto questo gesto venivano dalla Siria o erano in contatto con qualche gruppo in Siria?
R. No, non abbiamo nessuna informazione su quanto accaduto, ma qui non si tratta di sapere i nomi, chi è stato e chi no. Avevamo messo in guardia tre anni fa su quello che poteva succedere in Europa ed avevamo detto di non intromettersi nella situazione siriana. Diventerà un terremoto che si sentirà in tutto il mondo e, sfortunatamente, le autorità europee non hanno ascoltato quello che dicevamo. Pensavano fossero delle minacce e non hanno imparato nulla dai fatti dell'inizio dell'anno, da Charlie Hebdo.
Fare dichiarazioni contro il terrorismo non significa nulla, il terrorismo dovete andare a combatterlo, dovete seguire una politica giusta e corretta. 

D. La Siria è pronta a combattere insieme alla Francia contro il terrorismo e ad aiutare l'Intelligence francese se lo dovessero richiedere?
R. Non lo devono chiedere, devono solo essere seri, allora saremo pronti a combattere il terrorismo insieme a loro. Siamo pronti a combattere il terrorismo insieme a chiunque voglia farlo seriamente e il governo francese attualmente non è serio. 

D. Ha un messaggio per il presidente francese Hollande?
R. Che lavori per la sicurezza e gli interessi del suo popolo, e c'è una domanda che ogni francese dovrebbe porsi: La politica francese, negli ultimi cinque anni, ha fatto qualcosa di buono per i francesi? Sembra di no. Allora la prima cosa che gli chiedo è di lavorare per gli interessi dei francesi, e se vuole farlo deve cambiare la sua politica. 

D. Quali sono le condizioni perchè il governo siriano ed il governo francese lavorino insieme, o che i servizi siriani lavorino con quelli francesi?
R. Non si può parlare di cooperazione di intelligence senza una cooperazione politica. Non si può parlare di cooperazione di intelligence per combattere il terrorismo quando allo stesso tempo la vostra politica, la politica del vostro stesso governo, va nella direzione di sostenere il terrorismo. Questo è quello che intendo per "essere seri".  


venerdì 13 novembre 2015

Fiamma Nirenstein: "Israele ha occupato la West Bank LEGALMENTE" di Silvia Franceschini



Questa mattina, mentre sorseggiavo comodamente e serenamente un buon cappuccino, ho acceso involontariamente la tv e sempre involontariamente mi sono sintonizzata su Canale 5! La mia tranquillità è stata immediatamente interrotta dalla visione della faccia in primo piano della sionista Fiamma Nirenstein (designata come prossima ambasciatrice dello stato di Israele in Italia, dal premier Netanyahu), mentre scorrevano le immagini sconvolgenti dell'ISIS e di donne con il burca, accompagnate dalla sua voce al telefono. In risposta alle domande del giornalista Maurizio Belpietro pronunciava queste parole (io le definirei menzogne allo stato puro).."palestinesi terroristi; c'è una specie di israelofobia, che è la nuova forma di antisemitismo che rischia di diventare un fenomeno clamoroso che riporta l'Europa a più di 50 anni fa; Israele viene accusato di tutte le peggiori falsità..qui bisogna cambiare marcia se non vogliamo vedere altri accoltellamenti, se non vogliamo vedere altri omicidi come a Bruxelles o a Tolosa; si accusa Israele di essere un Paese di Aparthide, mentre se solo vai in un ospedale israeliano, malati e medici, ebrei e arabi stanno letto a letto fianco a fianco; si accusa israele di pulizia etnica, mentre il numero dei palestinesi è enormemente aumentato invece che diminuito; la si accusa di volere uccidere i giovani palestinesi soltanto perchè c'è una reazione nei confronti di quelli che con i coltelli si avventano addosso ai civili, ai poveracci che camminano per le strade..."
Ma poi ne ho sentita una davvero clamorosa uscire dalla sua bocca.."la questione delle colonie risale al 1967, quando ci fu una guerra in cui la Giordania insieme ad altri paesi arabi attaccò Israele, e la West Bank che apparteneva alla Giordania fu occupata, legalmente (!) da Israele, perchè vinse questa guerra"!!! Quindi a dire della Nirenstein queste terre colonizzate sarebbero occupate LEGALMENTE. Secondo questa sua perversa teoria. i prodotti provenienti dalla West Bank sarebbero di appartenenza di Israele, perchè Israele ha occupato quelle terre LEGALMENTE.
Questo è il risultato di una caparbia ed assidua campagna denigratoria nei confronti dei palestinesi che Israele, tramite i suoi fantocci sparsi per il mondo come la Nirenstein, ci propina da decenni.
L'accusa di antisemitismo è stata creata da Israele per permettere ai sionisti di commettere le loro nefandezze nei confronti dei palestinesi in assoluto silenzio...carnefici, quindi, ma vittime agli occhi dell'Occidente.


Silvia Franceschini

giovedì 12 novembre 2015

Migranti si, terremotati no. (di Silvia Franceschini)



E anche la città di Trieste ha deciso di offrire 400 euro al mese a tutte quelle famiglie che vorranno ospitare un migrante a casa loro. Nulla da obiettare...la soluzione sarebbe ottimale. Il mio pensiero però è andato subito a tutti quei "commentatori" accalliti moralisti buonisti perbenisti di Facebook che con uno schiocco di tastiera accusano di razzismo, fascismo, salvinismo chi invece cerca semplicemente di destarli da questo piano perverso occidentale...e la domanda che mi sorge spontanea è: questi buonisti accoglieranno mai i poveri migranti, che tanto difendono, in casa loro?! 

Poi il mio pensiero ha continuato a girovagare fino a raggiungere tutte quelle centinaia di migliaia di terremotati di Emilia e de L'Aquila che dopo anni ancora vivono in totale degrado ...sia da parte delle istituzioni che da quei moralisti buonisti perbenisti. Ricordo un' intervista ad una signora, aveva dichiarato che per un anno intero ospitò in casa sua un'intera famiglia di terremotati, gratis! Qualcuno si chiede perchè tanta accortezza (doverosa, per carità) e tanta compassione per i migranti  e niente per i terremotati? 

Silvia Franceschini

martedì 10 novembre 2015

Tzipi Livni e le sue radici terroristiche.


Il ministro degli Esteri israeliano, Tzipi Livni, afferma che il suo governo non avrà rapporti con Hamas, perché sono terroristi. Il padre di Tzipi Livni era Eitan Livni, il capo delle operazioni dell'organizzazione terroristica Irgun Zvai Leumi, che ha organizzato l'attentato esplosivo dell'Hotel King David di Gerusalemme, in cui perirono 91 vittime, di cui quattro ebrei. Israele è stato partorito dal terrorismo ebraico.
Terroristi ebraici impiccarono due sergenti britannici e fecero esplodere i loro cadaveri.
Irgun, insieme con la banda terrorista Stern, nel 1948 massacrò 254 palestinesi nel villaggio di Deir Yassin.

(Gerald Kaufman, deputato laburista. 15 gennaio 2009)




domenica 8 novembre 2015

Gli israeliani non sono semplicemente dei criminali di guerra, sono stupidi. (deputato Kaufman)




Sono stato cresciuto come un ebreo ortodosso e un sionista. Su una mensola in cucina c'era una scatola di latta per il Fondo nazionale ebraico, dentro la quale mettevamo le monete per aiutare i pionieri a costruire una presenza ebraica in Palestina.
Sono andato la prima volta in Israele nel 1961 e vi sono tornato innumerevoli volte. Ho avuto familiari in Israele e ho amici in Israele. Uno di essi ha combattuto nelle guerre del 1956, 1967 e 1973 ed è stato ferito in due di esse. Il distintivo che indosso viene da una decorazione sul campo a lui insignita, che mi ha regalato. Ho conosciuto la maggior parte dei primi ministri di Israele, a partire dal Primo ministro fondatore David Ben-Gurion. Golda Meir era mia amica, così come lo è stato Yigal Allon, vice primo ministro, che, da generale, conquistò il Negev per Israele nella guerra del 1948 per l'indipendenza.

I miei genitori vennero in Gran Bretagna come rifugiati provenienti dalla Polonia. La maggior parte dei loro familiari è stata in seguito uccisa dai nazisti nell'olocausto. Mia nonna era a letto malata, quando i nazisti giunsero alla sua città natale, Staszow. Un soldato tedesco la uccise sparandole nel suo letto. Mia nonna non è morta per fornire la copertura ai soldati israeliani che ammazzano le nonne palestinesi a Gaza.
L'attuale governo israeliano sfrutta spietatamente e cinicamente il continuo senso di colpa tra i gentili per la strage degli ebrei nell'olocausto per giustificare la sua uccisione di palestinesi.

L'implicazione è che la vita degli ebrei sia preziosa, ma la vita dei palestinesi non conti. Su Sky News pochi giorni fa, al portavoce dell'esercito israeliano, il Maggiore Leibovich, è stato chiesto in merito all'uccisione da parte israeliana di, in quel momento, 800 palestinesi (il totale è ora di 1000). Ha risposto all'istante che «500 di questi erano militanti».

Questa era la risposta di un nazista.

Suppongo che gli ebrei che lottavano per la loro vita nel ghetto di Varsavia avrebbero potuto essere denigrati in quanto militanti.

Il ministro degli Esteri israeliano, Tzipi Livni, afferma che il suo governo non avrà rapporti con Hamas, perché sono terroristi. Il padre di Tzipi Livni era Eitan Livni, il capo delle operazioni dell'organizzazione terroristica Irgun Zvai Leumi, che ha organizzato l'attentato esplosivo dell'Hotel King David di Gerusalemme, in cui perirono 91 vittime, di cui quattro ebrei. Israele è stato partorito dal terrorismo ebraico.
Terroristi ebraici impiccarono due sergenti britannici e fecero esplodere i loro cadaveri.
Irgun, insieme con la banda terrorista Stern, nel 1948 massacrò 254 palestinesi nel villaggio di Deir Yassin.
Oggi, gli attuali governanti israeliani indicano che sarebbero disposti, in circostanze per loro accettabili, a negoziare con il presidente palestinese Abbas, di al-Fatah. È troppo tardi per farlo. Essi avrebbero potuto negoziare con il precedente leader di al-Fatah, Yasser Arafat, che era un mio amico. Invece, lo assediarono in un bunker a Ramallah, dove lo visitai. A causa dei fallimenti di al-Fatah, a partire dalla morte di Arafat, Hamas ha vinto le elezioni palestinesi nel 2006. Hamas è una organizzazione sgradevolissima, ma è stata democraticamente eletta, ed è quel che passa il convento.
Il boicottaggio di Hamas, anche da parte del nostro governo, è stato un errore colpevole, dal quale sono derivate terribili conseguenze. Il grande ministro degli Esteri israeliano Abba Eban, con il quale ho fatto campagna per la pace da molte tribune, ha dichiarato: «Fate la pace se parlate con i vostri nemici.» Per quanti palestinesi gli israeliani possano uccidere a Gaza, non possono risolvere questo problema esistenziale con mezzi militari.
Quando e qualora i combattimenti finissero, ci sarebbero ancora un milione e mezzo di palestinesi a Gaza e altri due milioni e mezzo in Cisgiordania. Essi sono trattati alla stregua di immondizia da parte degli israeliani, con centinaia di blocchi stradali e con gli orrendi abitatori degli insediamenti ebraici illegali che li molestano.

Verrà il momento, non molto lontano da ora, in cui supereranno la popolazione ebraica in Israele. È giunto il momento per il nostro governo di render chiaro al governo israeliano che la sua condotta e la sua politica sono inaccettabili, e di imporre un divieto totale di esportare armi a Israele.
È l'ora della pace, ma la pace vera, non la soluzione attraverso il soggiogamento che è il vero obiettivo degli israeliani, ma che è impossibile per loro da raggiungere.

Essi non sono semplicemente dei criminali di guerra, essi sono stupidi.



Gerald Kaufman, deputato laburista. 15 gennaio 2009.