E adesso tutti fanno l'elogio della svolta umanitaria dell'Unione Europea, ma dietro alle logiche che stanno di fronte ai poteri forti degli Stati economicamente dominanti, in primis la Germania, di umanitario non vi è proprio nulla. Anzi, diciamolo pure apertamente..l'Unione Europea ha bisogno degli immigrati, ha bisogno di nuovi schiavi da sfruttare illimitatamente; neccesita di quello che Marx ne il Capitale chiamava "l'esercito industriale di riserva", vale a dire un'infinita quantità di manodopera a basso costo senza diritti, senza coscienza di classe, senza rivendicazioni oppositive..disposta a fare tutto sotto prezzo, e quindi, disposta ad abbattere il costo della forza lavoro, costringendo anche i lavoratori italiani, francesi e spagnoli, a fare per 5 euro all'ora ciò che prima facevano per 10 euro all'ora. Un tempo, con il colonialismo, andavamo vigliaccamente in Africa a prendere gli schiavi; li rubavamo al territorio e li portavamo in Europa. Oggi invece, complici le retoriche del pensiero buonista, del pensiero unico, facciamo finta che siano loro a voler venire da noi a lavorare, coi barconi! Tutto questo sarebbe evidente se non vi fosse il pensiero unico, il politicamente corretto, la manipolazione organizzata ad orchestrare millimetricamente i nostri pensieri e le rappresentazioni massmediatiche. Perchè, in fondo, la logica è sempre quella: davanti abbiamo la retorica buonistica che dice a parole di voler accogliere, integrare..che fa l'elogio lacrimevole (guarda caso mai rivoluzionario) dei migranti, e dietro abbiamo, invece, sempre il volto demoniaco del potere, che, come un vampiro ha bisogno di nuovo sangue, ha bisogno di sfruttare i corpi umani. Ancora, potremmo dire che l'immigrazione è voluta dalla destra del denaro che ha bisogno di nuovi schiavi, sempre, ed è difesa ideologicamente dalla cosiddetta "sinistra umanitaria" che fa l'elogio lacrimevole dei migranti e che ha fatto sua l'ideologia della globalizzazione; ma la globalizzazione è l'ideologia dei dominanti che stanno vincendo la lotta di classe dopo il 1989. La globalizzazione pone il conflitto di classe su scala planetaria; pone in concorrenza, in competitività globale i lavoratori italiani, francesi e tedeschi con i lavoratori senza diritti in Cina, con i lavoratori bombardati in Africa, e quindi segna la vittoria dei dominanti nella lotta di classe. Del resto il pensiero unico dominante vive di ideologia mondialistica, vive di globalizzazione; addirittura, ha creato ad hoc, a propria immagine e somiglianza, il profilo antropologico dell'uomo migrante, dell'uomo che deve darsi per mare per fare fortuna. Pensate alla logica illogica con cui i nostri giovani laureati a Torino, a Bologna e a Roma vengono invitati a darsi per mare a fare fortuna, vengono costretti a migrare all'estero a fare i lavapiatti a Sidney, piuttosto che le cassiere a New York. Questo è il bello della globalizzazione, questo è il punto di cui occorre prendere le mosse ideologicamente per capire che il nemico non sono i migranti, il nemico non è chi ha fame, ma chi affama i popoli; il nemico non sono i disperati, ma chi getta nella disperazione i popoli; il nemico è chi bombarda i popoli e poi finge di volerli accogliere con falsa umanità. Il nemico è il capitale finanziario, il capitale che ci costringe ad essere senza identità e senza libertà..nuovi schiavi che non sanno di esserlo. Questo è il paradosso.
Diego Fusaro
http://www.beppegrillo.it/la_cosa/2015/09/11/cercasi-schiavi-immigrati-da-sfruttare-chiedere-di-angela/
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