giovedì 29 ottobre 2015

L'Italia..colonia israelo-americana.




Inaugurata al padiglione di Israele alla EXPO la prima forma di parmigiano Reggiano con certificazione Kocher. Insomma...le carni rosse sono state boicottate, il parmigiano viene marchiato con la stella di David...si festeggia Halloween...a breve ci metteremo a mangiare il tacchino il 4 di luglio... dopodichè saremo a tutti gli effetti una bella colonia israelo-americana.
"Ahi serva Italia.."



Silvia Franceschini

mercoledì 28 ottobre 2015

"Se la rissa è inevitabile, colpisci per primo" (Vladimir Putin)




"Già 50 anni fa, le strade di Leningrado mi avevano insegnato una regola: 'Se la rissa è inevitabile, colpisci per primo'. E la minaccia di attentati terroristici in Russia a causa delle nostre azioni in Siria, vi assicuro, non è né aumentata né diminuita. C'era e c'è ancora, purtroppo. Ecco, noi non avevamo intrapreso alcuna azione in Siria, e quindi che cosa ha portato i terroristi a fare l'attentato a Volgograd, alla stazione ferroviaria? Niente. Semplicemente, questi hanno una mentalità, un rapporto con la vita delle persone di tipo misantropico. E' una lotta contro la Russia a priori. Per questo per noi è meglio combatterli là, come ho già detto, che aspettare che arrivino qua. 

(Vladimir Putin, 22 ottobre 2015, Forum Valdai)



Fonte: https://www.facebook.com/VladimirPutinItalianFanClub1/videos/vb.678177775627924/804265639685803/?type=2&theater

sabato 24 ottobre 2015

"Dobbiamo uscire dalla logica che ci accusa di essere antisemiti" di Moni Ovadia




"Dobbiamo uscire dalla logica che accusa di essere antisemita chiunque voglia porre problemi sulla questione palestinese. Dobbiamo in modo perentorio e fermo rifiutare le accuse di antisemitismo, che sono solo uno strumento di aggressione per impedire la libertà del discorso. Dobbiamo denunciare questa censura.
Grazie ad Ilan Pappé ho avuto un ribattesimo..ero stato battezzato come 'ebreo antisemita', ho scoperto di essere solo un 'ebreo anticolonialista'."


 

 




Moni Ovadia, Convegno "Europa e Medio Oriente: dialoghi con Ilan Pappé" - Roma, 16 febbraio 2015

domenica 18 ottobre 2015

La Terza Intifada..l'unica rivolta popolare senza armi.




Terza Intifada.. Un centinaio di morti palestinesi e migliaia di feriti nel giro di pochissimi giorni. Israeliani che fotoshoppano le immagini della rivolta facendo apparire, come d'incanto, coltelli immaginari in mano ai palestinesi. Ragazzini palestinesi che utilizzano le fionde per lanciare pietre contro soldati israeliani armati, descritti come dei veri e propri terroristi! Hamas, che dovrebbe fungere da Resistenza, non arma il suo popolo..ed un governo che non arma il suo popolo è un governo corrotto fino al midollo, complice del nemico invasore.

Silvia Franceschini

venerdì 16 ottobre 2015

Come fabbricare...profughi!

ELENCO DEI PAESI DESTABILIZZATI DAI QUALI  FUGGONO PERSONE DISPERATE, SPESSO PER MORIRE FRA LE SABBIE DEL SAHARA O LE ONDE DEL MEDITERRANEO

Naufragare a Lampedusa, storia già scritta

SIRIA: 1916 – in corso d’opera
96 anni di massacri che si sono succeduti senza che alcun ente abbia posto termine. Gli interessi giacciono nel controllo di quella parte del medioriente che in base all’accordo Sykes-Picot dovrebbero andare ai francesi ed inglesi, ma il costituito governo fantoccio, uscito dalla disfatta dell’Impero Turco, avrebbe promesso alle due nazioni di coltivare i loro interessi in quella terra. Gli interessi di quegli anni vengono successivamente adattati alle conseguenti alleanze con il Regno Saudita dell’Inghilterra e degli Usa e di tutte quelle nazioni uscite vincitrici dalla seconda guerra mondiale. L’Italia invece perdente accetta di essere il supporto logistico e spionistico delle superpotenze. Effetti: migrazioni massiccie in Turchia, Giordania, Iraq ed Italia.

LIBIA: 17 Febbraio 2011
Inizia la Guerra di Libia e a Bengasi prendono parte alle manifestazioni gli anti-Gheddafi libici e di li a poco le potenze di Francia, Inghilterra, Usa e Italia portano il democratico aiuto al popolo martoriato dalla dittatura sanguinaria e repressiva del Colonello Gheddafi e di tutto il gruppo di comando da lui instaurato. Nell’ottobre del 2011 viene giustiziato democraticamente il colonello Gheddafi permettendo l’instaurazione della democrazia e della libertà per tutto il popolo libico. Attori: Usa, Israele, Francia, Inghilterra, Italia, Germania, Svezia, Olanda.Effetti: libertà delle bande armate di assaltare, massacrare, stuprare, assassinare ogni persona che non sia inquadrata o che abbia il colore della pelle diverso, emigrazione di popolazioni.

TUNISIA: 2010 – 2011
Prende avvio la rivoluzione dei gelsomini (i nomi esotici, romantici per giustificare qualsiasi efferatezza) per disarcionare Zine El-Abidine Ben Ali, despota padrone assoluto, sanguinario.Attori: Usa, Israele, Francia, Inghilterra, Italia.Effetti: centnaia di morti in loco, emigrazioni dalle coste tunisine verso quelle italiane.

SOMALIA: 21 Gennaio 1991 – in corso d’opera
Inizia la guerra di Somalia contro il governo repressivo di Siad Barre e con l’aiuto dell’ONU, degli Usa e dell’Italia si poterà alla stabilizzazione della regione. Le stesse aziende americane (Conoco, Amoco, Chevron e Phiips) saranno il perno principale per la democratizzazione della Somalia. Nel 2007 gli Usa, gli esportatori della democrazia, compiono l’azione meritoria di pregio e onore per invadere una parte del paese ancora riluttante al processo iniziato.Attori: Usa, Israele, Italia, Francia, InghilterraEffetti: migrazioni, carestie, devastazioni sociale, massacri senza fine, omicidi, squartamenti.

ETIOPIA ERITREA: 6 Maggio 1988 – in corso d’opera
Scoppia la guerra tra Etiopia ed Eritrea, decine di migliaia di morti tra le due parti e migliai di rifugiati che scappano da ambo le parti. La comunità internazionale assiste indifferente alla tagedia aggravata anche dalla siccità che ne aumenterà le vittime. Attori: Usa, Israele, Francia, Inghilterra, Cina, Russia Effetti: migrazioni, carestie, devastazioni sociali, massacri senza fine, omicidi, squartamenti.

YEMEN: 27 Gennaio 2011 – in corso d’opera
Scoppia la guerra nello Yemen tuttora in corso che vede affiliati di Al-Qaeda appoggiati dagli Usa, Gran Bretagna Israele contro le fazioni filo iraniane del Nord. Il motivo è sempre lo stesso: la democrazia!

NIGER: 1922 – in corso d’opera
Inizia la lunga guerra del Niger per il controllo delle risorse petrolifere e minerarie di questo paese che vede gli attori principali della destabilizzazione Usa, Francia, Olanda, Inghilterra, Russia, Cina ed Israele. Il motivo ufficiale è sempre lo stesso: manca la democrazia ed è necessario, per il benessere delle popolazioni instaurarla, volenti o no! Milioni di profughi si spostano da una parte all’altra del continente africano migrando lì dove la situazione sociale appare “più stabile”, percorrendo anche migliaia di chilometri fino alle sponde del Mediterraneo. La guerra è tuttora in corso.

CIAD: 1986 – in corso d’opera
Guerra del Ciad. Vede impegnati l’allora colonello Gheddafi a sostegno del Governo Transitorio di Unità Nazionale che si opponeva alla riunificazione dello stato. Guerra terminata, ma riaperta con la Guerra di Libia (vedi sopra).

MALI: 1962 – in corso d’opera
Una guerra senza fine per il controllo delle risorse di questa parte del deserto del Sahara.Gli attori principali: Usa, Francia, Inghilterra, Israele, Italia.Motivo: instaurare la democrazia al fine di sfruttare le risorse e la posizione geostrategica della regione.Effetti: migrazioni, carestie, massacri perpetrati dalle fazioni in causa.

MAURITANIA: 1989 – in corso d’opera
Altra scenario di guerra per il controllo delle risorse petrolifere e minerarie.Attori: Francia, Usa, Inghilterra, Cina, Russia e Italia che offre supporto logistico.Effetti: migrazioni, massacri perpetrati dalle truppe islamiste sostenute dai paesi occidentali

SUDAN: 2003 – in corso d’opera
Scenario di guerra e terrorismo finalizzato sempre per lo stesso scopo: petrolio, controllo geostrategico.Attori: Usa, Israele, Inghilterra, Italia, Francia, Iran, Turchia.Effetti: migrazioni, massacri carestie
L’elenco potrebbe continuare con molti altri paesi africani, del medioriente e dell’oriente e la spinta che anima quelle persone ad abbandonare i loro paesi natali è sempre la stessa: carestie, sovrappopolazione, guerre, rivolte sociali, criminalità diffusa e permessa dai governi locali.

dal Blog 4realinf’s - articolo scritto nel 2013

venerdì 9 ottobre 2015

Situazione attuale in Medioriente (con sottotitoli per gli anti Assad) di Silvia Franceschini



Assad ha chiesto aiuto a Putin per attaccare l'ISIS (creatura USrAele).
Putin ha risposto positivamente alla richiesta di aiuto di Assad, attaccando l'ISIS e, visto che ci si trova, ne approfitta per sganciare qualche bombetta sulla testa dei mercenari e jihadisti islamici, detti ratti, che hanno portato distruzione e terrore in Siria, (facendo credere a tutto il mondo che sia stato il popolo siriano ad insorgere contro il presidente Assad, da loro stessi votato!)
La Cina si è offerta volontaria come sostegno alla Russia.
Renzi, per sentirsi importante e potente, e per scodinzolare ai piedi di Obama, attacca l'Iraq, ma resta ben lontano dalla Siria..sa' com'è, lì c'è Putin!
La Francia e Israele inviano raid in Siria contro Assad...a breve seguiranno quelli dell'Inghilterra. (Hanno finanziato ed armato i "ribelli" siriani)
Obama prova ad inviare cacciabombardieri in Siria, perchè, a suo dire, Putin starebbe bombardando i "civili siriani" (che in realtà sarebbero i suoi mercenari), ma Putin rispedisce gli aerei al mittente.
Quale sarà il finale? Di sicuro non lo stesso della Libia.


Silvia Franceschini