Hanno beccato un tunisino che era tra i pianificatori dell'attentato al
Museo del Bardo e che è giunto in Italia coi barconi. Si alimenta così
la paura da lungo tempo coltivata secondo cui i terroristi di al Qaeda e
dell'ISIS giungeranno in Europa coi barconi, mescolati tra i migranti.
Ma la realtà è diversa: i terroristi sono già tra noi. Come già ebbi
modo di scrivere nel mio libro sull'ISIS, in Europa c'è un largo strato
di malcontento (formato non soltanto dai figli degli
immigrati o dagli immigrati di seconda generazione che dir si voglia, e
che ancora non si sentono ben integrati o accettati all'interno della
nostra società, ma anche da europei "purosangue" che non si riconoscono
più nel loro paese e nella loro cultura d'origine e che pertanto vanno a
cercarsi una nuova patria d'adozione ed elezione proprio nel Califfato)
da cui il terrorismo può pescare a piene mani. Pensate per esempio a
quanti europei sono andati a fare i jihadisti in Siria: non erano mica
tutti di origine araba od africana. Questa situazione è figlia del
fallimento di tutte le politiche sociali e culturali sin qui adottate, e
perciò sarebbe bene che i nostri governanti si facessero un serio esame
di coscienza.
Filippo Bovo
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