Bashar Al Assad non è un dittatore sanguinario..inizialmente, quando ha preso la Presidenza della Siria, improvvisamente dopo la morte del fratello designato dal padre, ha portato avanti un piano riformista modernizzando la Siria nel nome del Socialismo, portando benessere e facendo una doverosa separazione tra potere laico e religioso,cosa, nel mondo Arabo, impossibile. La sua sfortuna è stata quella di finire, suo malgrado, ostaggio della sua minoranza Alauita che per potere dinastico ha sempre detenuto il potere a discapito dei sunniti e degli sciiti. La sua azione riformista si è arenata a causa proprio di questo clan parentale non disposto a cedere nulla dei suoi poteri. Ciononostante Bashar Al Assad, uomo di cultura e prestato alla politica del suo paese, è riuscito a preservare la Siria dalle spinte islamiste. Le colpe ascrivibili al suo Regime non sono, pertanto, da imputare a lui, quanto al clan Alauita poco incline ad ascoltare i sunniti e gli sciiti. In ordine poi all'uso dei gas in Siria, ancora oggi non esiste una prova comprovata che le forze Armate Siriane l'abbiano usato, né tantomeno, ovviamente, che Al Assad abbia mai ordinato un simile crimine. Certo, poi ci sono i "convincimenti" USA, senza prove, ma questo è un altro discorso.
Antonino Di Mora - Membro dell'Accademia Italiana di Scienze Forensi sezione criminalistica